architecture

architecture

Istituto ricerca - Orbassano / Torino

Fondazione Cavalieri Ottolenghi - Orbassano (Torino)
cantiere: 2001-2007

L’edificio è composto da due corpi di fabbrica ad andamento curvilineo, interconnessi da un terzo corpo centrale, cilindrico e coperto da una cupola tronco-conica, con funzione di hall centrale ed anello di distribuzione dei flussi. Il corpo dei laboratori e le sue strutture sono concepiti per consentire al piano primo spazi aperti facilmente espandibili sia orizzontalmente che verticalmente con gli impianti generali e speciali: gli spazi dei laboratori sono concepiti per l’inserimento di banconi da laboratorio disposti a pettine con scarichi a parete separabili da pareti mobili, in posizione qualunque e sempre modificabile.

I laboratori del primo piano usufruiscono di un “ballatoio” esterno per ricevere eventualmente da rete, o da bombole di piccole dimensioni, gas tecnici, le cui dorsali non devono correre all’interno dell’edificio.
Al piano terreno dello stesso corpo trovano collocazione i laboratori P2, P3 e RIA, ciascuno dotato del necessario alla sicurezza degli addetti (percorsi, attrezzature, schermature). Due laboratori P2 possono essere attrezzati come i laboratori di base, ovvero in futuro venire dotati dei locali e dei percorsi che ne elevino il livello di sicurezza. Gli scarichi liquidi contaminanti sono raccolti per caduta in appositi contenitori nei locali protetti al piano interrato. Al piano interrato sono collocate le centrali tecnologiche (termica ed elettrica) nell’ala sud, mentre l’ala nord contiene gli stabulari, nonché locali per lo stoccaggio provvisorio di rifiuti nocivi provenienti dai laboratori soprastanti (P3 e RIA). Entrambe le aree sono servite da fossa di calata e scale esterne nonché da intercapedine percorribile e aerante per la movimentazione delle apparecchiature, dei residui inquinanti, degli animali da laboratorio. Nella zona centrale, ben separata dalle precedenti e accessibile solo dal corpo centrale, si collocano gli spogliatoi generali degli utenti fissi, aerati da intercapedine.
Il sottotetto, è attrezzato per contenere le centrali di ventilazione, aria/vuoto, frigorigena, pompe.

Il corpo a pianta semicircolare dei servizi comuni accoglie al piano terreno gli spazi destinati alle attività di interesse collettivo (reception/informazioni, sala incontri, biblioteca/lettura). La hall centrale, a doppia altezza, riceve dal grande lucernario tronco-conico a “visiera” di sommità una luce zenitale modulabile con velari automatizzati, luce che ne esalta la funzione di accoglienza e di luogo di incontro e distribuzione; la hall contiene infatti i corpi dei collegamenti verticali (scale, ascensori, montacarichi) nonché i “corridoi” aperti orizzontali, che diventano balconata al piano primo, e che connettono le attività comuni tra loro e tutte al corpo laboratori. Nel piano interrato sono collocate le aree per la microscopia elettronica, i grandi strumenti di uso comune, il locale freezer a -80°C in posizione centrale. Al piano primo, serviti dalle balconate sulla hall, si trovano gli uffici dei responsabili di ricerca e del Direttore (quest’ultimo con bow-window vetrato per zona di incontro) con l’adiacente segreteria.

Le murature esterne sono in mattoni faccia-a-vista; strutture in carpenteria metallica con ampi grigliati caratterizzano le teste del corpo dei laboratori (per le scale), ed il fronte ovest (brise soleil lungo il ballatoio, sul quale far correre l’edera rampicante). Le coperture dei corpi curvilinei si sviluppano su un unico ideale piano inclinato.

The foundation’s building rises in relation to the San Luigi university lecture hall building: a relationship that is both platonic and physical (due not only to their proximity, but also to the aerial passageway that connects the two buildings at various levels).

The building consists of two curved units connected by a third, cylindrical, central body roofed with a truncated cone dome and serving as a central hall and flow distribution ring. The laboratory building and its structures were planned to allow open spaces on the first floor that are easily expandable both horizontally and vertically for general and special equipment. The laboratory spaces were conceived for the insertion of laboratory benches with side drains that can be separated from temporary walls in any position, arranged diagonally and always open to modification.

The laboratories on the first floor have the use of an external ‘balcony’ for receiving technical gases, whose pipes cannot run inside the building, from mains or small cylinders. The P2, P3 and RIA laboratories are on the ground floor of the same building, each equipped with requirements for the safety of the operators (passages, equipment, shielding). Two P2 laboratories can be equipped as general laboratories, or in future fitted with rooms and passages that will raise their level of safety. The contaminated liquid waste is collected by gravity in special containers in protected rooms on the second basement floor. The first basement floor contains the stalls and, in the central area, accessible only from the central unit, the general changing rooms for the permanent personnel. The second basement floor also houses the technological plant (heating and electricity) and rooms for the temporary storage of noxious waste from the laboratories above (P2 and RIA). The below ground floors, surrounded by a wellaired pedestrian space, are served by external stairs and a vehicular access ramp that allows the movement of equipment, contaminant residues and laboratory animals.

The ventilation, air-vacuum, refrigerant and pump rooms are located in the attic.

The semicircular, common services section contains the spaces for communal activities on the ground floor (receptioninformation, meeting room, libraryreading). The double height central hall receives light, which can be regulated with automated curtains, from a big, peaked, truncated cone skylight, enhancing the function of reception and the meeting and distribution area. The hall actually contains the vertical connection elements (stairs, lifts, hoists) along with the horizontally open ‘corridors’. These become a gallery on the first floor, and connect the common activities to one another and everything to the laboratory unit. The basement floor contains areas for electronic microscopy, the big common-use instruments and the -80°C freezer room in a central position. The first floor, served by the gallery onto the hall, contains the offices of the research managers and the director (the latter with bow window creating a meeting area) with adjacent secretarial office. The external masonry is in brick; the ends of the laboratory section (for the stairs), and the west front (sunscreen along the gallery, on which creeping ivy will grow) feature metal structures with large grids. The roofs of the curved buildings are on the same, ideal, sloping plane.

Gallery